Il ponte di Dragoti è il simbolo della Campagna di Grecia e Albania per i Lupi di Toscana. Lo si trova raffigurato sul giornale della Divisione, lo si rivede nelle fotografie che ogni reduce ha portato a casa e lo immaginavo durante i racconti di nostro nonno. Vedere oggi quel ponte è un ritorno al passato, infatti è ancora quello di allora, un ponte dell’Ansaldo; si trova in Albania ma è italiano in tutto e per tutto. Tuttora si vedono i buchi dei proiettili nelle passerelle laterali, i segni delle schegge nelle travi metalliche, segni di aspri combattimenti. I piloni in cemento armato dove era installato il comando di Divisione sono ancora quelli, così come le colonne dei parapetti. Davvero un pezzo di storia… Camminarci sopra, per chi conosce la storia dei Lupi, è come camminare a braccetto coi combattenti della Julia e della Lupi e riascoltare i loro racconti senza la paura d’esser presi di mira da qualche cecchino, dai mortai o dalle mitragliatrici. Si vede la Vojussa (Vjosa) che, sotto, scorre tranquilla, anche lei, senza il timore di essere colpita dagli uomini. Speriamo rimanga così com’è, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa; simbolo anche lei di tante sofferenze ma anche di tanta pace se avrete il privilegio, come noi, di sdraiarvi sulle sue rive.
Quello che segue è il video, reperibile su YouTube, con la poesia “Sùra ‘l Pont de Dragòti” di Franco Molinari, la musica è di Charlie Cinelli. Racconta la triste vicenda di un soldato che, durante una notte di luna piena, si trova a dover passare sul ponte di Dragoti e incontra un alpino… e la guerra. Buon ascolto.